Galee

“Una traversata leggendaria, dove tecnica, forza e tenacia
permisero alle Galee di navigare le montagne.”

Il vino rosso Galee è pura espressione della nostra regione, il Trentino Alto Adige.
Galee, infatti, proviene da due vitigni autoctoni: il Lagrein e la Rossara.

Il suo colore rubino profondo esprime la tipicità fruttuosa delle varietà.
Il naso ed il palato si impregnano di sensazioni prugnose e di suggestioni di frutta nera, che riportano nel bel mezzo di un bosco trentino, sfiorando note balsamiche che ricordano il profumo di alcune erbe del Monte Baldo.

La peculiarità del Galee è l’essenzialità, quella spartana ed elegante che ha dalla sua parte la tradizione delle genti di montagna.
La vinificazione in barrique di rovere francese ed in parte in botte di acciaio, lo predispone anche ad un maggiore affinamento in bottiglia.

La storia del Galee

“Galeas per montes”

Nell’anno 1439, una flotta della Repubblica Serenissima formata da 25 grandi imbarcazioni, 2 galee e 6 fregate salpò dal porto di Chioggia per raggiungere le dolci acque del lago di Garda.
Obiettivo di questa epica impresa: liberare la città di Brescia dall’assedio del ducato di Milano.
La flotta risalì controcorrente il fiume Adige sino ai sobborghi meridionali di Rovereto dove fu tirata a secco on l’ausilio di macchinari appositamente inventati.
Con l’aiuto di centinaia di operai venne spianata quella che sarebbe divenuta la strada su cui sarebbero state trainate le imbarcazioni.
A tal fine vennero utilizzati duemila buoi, livellati ostacoli naturali, demolite abitazioni e realizzati ponti ed opere infrastrutturali. Sulla strada vennero poste tavole di legno, sopra le quali scivolavano tronchi che facilitavano il trascinamento dei pesanti mezzi navali.
Navigato il lago di Loppio, le imbarcazioni raggiunsero l’abitato di Nago dove vennero calate verso il lago di Garda per salpare poi verso Brescia.
L’azione militare non portò ad una vittoria ma permise di rifornire la “Leonessa” di viveri e munizioni permettendole di resistere per oltre un anno all’assedio.
Brescia venne successivamente liberata dalla Serenissima in una seconda vittoriosa battaglia.